7 BUONE RAGIONI PER MANGIARE "SURGELATO"

1. ZERO CONSERVANTI

Il freddo l’unico conservante degli alimenti. A tal proposito la normativa che regolamenta gli alimenti surgelati (Decreto Legislativo n.110 del 27/1/92) stabilisce che non vanno aggiunti conservanti.

2. Dieta equilibrata tutto l’anno

Gli Italiani sono sempre più attenti a condurre uno stile di vita sano accompagnato da una dieta equilibrata prestando attenzione alla genuinità degli alimenti e delle materie prime che vengono utilizzate. I nutrizionisti sono concordi nell’affermare che “mangiare colorato” garantisce il giusto apporto di valori nutrizionali per il fabbisogno giornaliero. Grazie ai surgelati, è possibile rispettare la dieta mediterranea tutto l’anno potendo contare su un’ampia offerta di ortaggi che vengono raccolti durante il periodo di produzione e surgelati. In questo modo, non si è più soggetti alla stagionalità dei prodotti ed è possibile consumare gli ortaggi anche fuori stagione (le melenzane, le zucchine, i peperoni potranno essere presenti sulla nostra tavola anche durante l’inverno) mantenendo una dieta variata ed equilibrata.

3. Tempo risparmiato in cucina

Oggi sempre più italiani hanno uno stile di vita frenetico e poco tempo a disposizione per cimentarsi in cucina. Questo non vuole dire, però, che sono disposti a rinunciare al gusto e al cibo di qualità. I surgelati rappresentano, quindi, un’ottima soluzione perché sono alimenti pronti per l’uso, più facili e rapidi da preparare garantendo al contempo l’adeguato apporto di nutrienti, vitamine e minerali.

4. Naturalità garantita

Le ricerche condotte dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione hanno dimostrato come i prodotti surgelati siano più completi dal punto di vista nutrizionale e la ragione è semplice: le verdure vengono raccolte, pulite, lavate, scottate in acqua bollente o a vapore e in ultimo surgelate in poche ore, così da mantenere intatti tutti i suoi valori nutrizionali e l’apporto vitaminico grazie al freddo intenso. Ovviamente il discorso vale anche per il pesce che viene pescato, pulito lavato e surgelato direttamente a bordo delle imbarcazioni. Proprio per questo molti nutrizionisti sono concordi nel considerare gli ortaggi surgelati nutrienti quanto quelli freschi. Inoltre, il consumo di vegetali surgelati è preferibile al consumo di vegetali freschi che provengono da coltivazione forzata in serra, in quanto le piante sottoposte a questo tipo di coltivazione perdono gran parte delle proprietà antiossidanti.

5. Spesa più economica

Un ulteriore vantaggio dei surgelati è il prezzo. Erroneamente si crede che gli alimenti surgelati siano più costosi di quelli freschi, mentre spesso non è così. Bisogna tener presente che di un filetto o un ortaggio surgelato si consuma il 100%, in quanto prima della surgelazione questi prodotti sono stati privati di tutte le parti non commestibili (spine, pelli, bucce ecc.). Non solo, mentre i prodotti freschi risentono di sensibili variazioni di prezzo durante l’anno, il prezzo dei surgelati non risente dei rincari dovuti a stagionalità, in quanto vengono raccolti/pescati e poi lavorati in momenti più convenienti e nelle stagioni giuste.

6. Alimenti sicuri

La normativa europea regolamenta e garantisce il controllo sulla qualità delle materie prime e sulle loro condizioni igieniche, mentre a vigliare sui prodotti surgelati per garantire un’ulteriore sicurezza per i consumatori è l’Autorità Sanitaria che controlla lo stato di conservazione dei surgelati a partire dal confezionamento. Gli alimenti surgelati devono, infatti, essere venduti in confezioni chiuse dal produttore e il materiale utilizzato per la confezione deve essere adatto a proteggere il prodotto dalle eventuali contaminazioni. Sull’etichetta vanno riportate tutte le informazioni relative alle materie prime utilizzate, le istruzioni relative alla conservazione del prodotto, il Termine Minimo di Conservazione, gli ingredienti e gli allergeni. Tutto ciò consente al consumatore di effettuare un acquisto consapevole.

7. Eco-friendly: meno consumi e meno sprechi

Il consumo di alimenti surgelati permette di risparmiare perché tutti i prodotti sono già lavati e puliti, quindi si consumerà meno acqua, e i tempi di preparazione sono più brevi così da avere un minore spreco di energia elettrica. Allo stesso tempo è favorita anche la raccolta differenziata poiché gli scarti presenti in casa saranno ridotti in quanto verranno gestiti dalle aziende produttrici.

Mangiare surgelato
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La Rubrica delle domande scomode!

Quello che vorresti chiedermi ma ti vergogni a farlo.

In questa rubrica risponderò alle tue domande, quelle che vagano nella tua testa ma che non riesci a farmi perché ti sembrano banali o troppo cattive anche se sei parente stretto di Crudelia Demon.

Iniziamo da quella che a parer mio è una delle più importanti:

Perché dovrei comprare i vostri croissant che sono brutti da vedersi, sgonfi e solitamente quando li mangio sono crudi dentro e bruciati fuori?

TADADADAM...!!!

Questa è la prima che in maniera velata (non troppo) mi è stata fatta da un tuo collega. Ma forse la risposta gliela avresti potuta dare anche tu, che dici?

Devo ammetterlo anche a me, molte volte, è capitato di entrare in un bar con una fame stile lupo mannaro.

Guardare la vetrina delle paste (con la voglia di mangiarmele tutte senza pensare ai bottoni della camicia che sarebbero diventati delle armi improprie)

E poi… fermarmi imbronciando il labbro superiore con aria di delusione e disgusto!

Erano oscene, brutte e flosce, o bruciate e anemiche!

Veramente poco invitanti nonostante avessi bette gana!

Quando poi ho iniziato a fare questo lavoro tante cose mi furono più chiare.

Domande Scomode
Domande Scomode

Non sono mai stata una grande cuoca stile Nonna Papera e quindi quando vedevo quello scempio mi convincevo che fosse solo un problema di qualità del prodotto perché poi andando in un altro bar trovavo le “stesse” paste molto più appetibili.

(hai notato che “stesse” l’ho messo tra virgolette? Si perché è veramente complicato capire se siano le stesse paste. Solo con il nostro marchio ne esistono 54 diverse, impasto diverso, lievito diverso e ore di lievitazione diversa per non parlare della farcitura, ma questo sarà argomento di un’altra domanda scomoda e non voglio anticipartela).

Algida fa fare corsi di cottura ai suoi dipendenti ed è da li che ho capito cosa significava cucinare bene le paste e quale era il valore aggiunto di saperlo fare in maniera corretta!

Sai come ho risposto io a questa domanda? Non ho parlato, ho cotto.

Si perché la cosa migliore è vedere per credere, ho dimostrato a chi mi rivolgeva questa domanda scomoda che si tratta solo di saperle cucinare bene e non parlo di attenzioni mistiche ma solo di 3 o 4 passaggi che diventano fondamentali in questo processo.

Li vuoi sapere?

In questo numero ho dedicato un intero articolo su questo argomento perché come puoi ben capire è fondamentale e se non vuoi che i tuoi clienti guardino la tua vetrina delle paste con la stessa faccia delusa con cui è capitato a me ti consiglio di dargli un’occhiata e ricorda come tu e tua mamma non fate le stesse cose con il medesimo risultato, tipo:

  • Stirare una camicia
  • Fare una torta
  • Giocare a play station
  • Cercare su Amazon l’offerta migliore

Allora stai pur certo che non tutti i baristi sanno cucinare allo stesso modo i croissant!

Provare per credere!

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Cuciniamole Insieme

“Cuciniamo Insieme”, che cosa? Non le zucchine e nemmeno le seadas, ma le tante amate paste gelo pronto forno.

Si proprio quelle che tu inforni tutte le mattine per i tuoi clienti. Adesso starai pensando: “Ma chi si crede di essere questa che viene qui ad insegnarmi a cucinare i croissant che io cucino da anni senza l’aiuto di nessuno, al massimo sono io che posso dare consigli a lei.” Ottimo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda, perché è proprio questo che vorrei da te, ed è quello che ho fatto.
Si perché, a parte alcune regole fisse che si devono rispettare in cottura, tutto l’altro che andrò dicendoti viene da tuoi simili.

Perché chi meglio di te che le cucini da una vita sai quanto sia importante questo passaggio per rendere quei croissant piccoli e congelati delle fragranti, soffici, gonfie e gustose paste da colazione.

Ma andiamo per gradi:

Innanzitutto perché dovresti ascoltarmi?

Bè a volte me lo chiedo anche io, non sono Iginio Massari e tantomeno sono una barista come te, ma ho dalla mia parte la fortuna di avere a che fare con te e i tuoi colleghi, di tutta la provincia.

E sai cosa ho notato?

Ognuno di Voi ha le sue “modalità” di cottura.

Alcune di queste in verità sono abbastanza strane in effetti, altre sono state verificate. Mi concentrerò naturalmente solo su quelle, non vorrei darti suggerimenti che ti farebbero perdere prodotto, tempo e forse anche clienti.

Entriamo nel vivo del discorso, a te la palla.

Ok perfetto adesso ti dico che passaggi seguo io per cucinarle in maniera impeccabile.

Ma prima una piccola premessa:

Per comodità prendiamo per esempio la cottura di un croissant margarina con farcitura (quindi niente burro se no ci vorrebbero parecchi minuti in meno e con farcitura che crea all’interno del forno più umidità rispetto a quelle vuote)

Ok iniziamo

Accendo il forno al max. della temperatura 250°

• Attendo che si spenga la lucina rossa che mi avvisa che è arrivato a temperatura (più o meno 5/7 minuti)

(non fare quella faccia lo so che hai i minuti contati la mattina, e che vorresti utilizzare quei minuti per ronfare nel tuo letto caldo, ma preferisci

Opzione 1.

che i tuoi clienti scelgano te e i tuoi cornetti perfettamente cotti, gonfi e dorati

Opzione 2

vuoi perdere un mucchio di fatturato per qualche mezz’ora in più di sonno?

Se scegli opzione 1 continua a leggere se scegli opzione 2 torna a letto :-)

• Sistemo i miei cornetti sulla teglia lasciando loro un po’ di spazio per evitare che in cottura quando raggiungeranno più del doppio delle loro dimensioni iniziali si appiccichino.

Più o meno 8 cornetti per teglia rigorosamente con le punte rivolte verso il vetro del forno, perché la punta essendo più piccola si brucia molto facilmente e l’aria calda che esce dalla ventola potrebbe asciugarle prima, bruciandole.

• A questo punto la lucina si sarà spenta e potrò aprire il forno (che matematicamente scenderà di temperatura) inforno le teglie con i croissant precedentemente sistemati.

• Abbasso la temperatura fino a 170°/180° (ogni referenza in base a impasto e grammatura ha una sua temperatura di cottura che puoi trovare sul catalogo o sul nostro sito web www.foodservicealgida.it) e imposto il timer a 25 min.

ATTENZIONE

Consiglio spassionato: Le prime volte che si cucinano nuove referenze di croissant rimanere in prossimità del forno, non si sa mai che questi abbiano bisogno di un tuo pronto intervento.

• A seconda della farcitura e della temperatura esterna potrebbe crearsi umidità all’interno del forno (la vedrai nettamente in quanto i vetri si appanneranno) e allora a quel punto ma solo se è passata la metà del tempo di cottura (in questo caso parliamo di circa 15 minuti) apro velocemente il forno per far uscire un po’ di umidità e richiudo subito.

• Ok adesso aspetto che suoni il timer, controllando comunque che i croissant si siano ben dorati, non bruciati.

• Tolgo subito le teglie dal forno e le adagio su un piano freddo o una griglia lasciandole riposare qualche minuto prima di sistemarlo nelle vetrine.

• Ecco fatto, COTTI A PENNELLO

Molto probabilmente saranno pressappoco le cose che fai tu giusto?

Se così non dovesse essere e le paste ti escono comunque da Dio ti prego di chiamarmi subito così potrò aggiungere anche il tuo prezioso consiglio.

Si perché come ti ho già anticipato adesso arriva il bello.

Ho raccolto infatti le testimonianze dei tuoi colleghi, quelli fidati e le vorrei condividere con te.

Metterò solo la località del loro locale non vorrei creargli un affollamento di curiosi

Le elencherò dalla più ripetuta alla meno gettonata.

1. “Prima di inserire i croissant in forno li lascio riposare 10 minuti, ho notato che si gonfiano di più in cottura” – San Teodoro

2. “A metà cottura giro la teglia così i croissant si rosolano in maniera più uniforme” - Dorgali

3. Non tolgo subito i croissant dal forno (nel periodo invernale) ma li lascio dentro e apro lo sportello così che si possano raffreddare senza sbalzi di temperatura. - Oliena

4. Controllo spesso che il forno sia sistemato a livello, ho notato che il calore viene distribuito meglio durante la cottura se questo si trova su un piano perfettamente equilibrato. - Siniscola

5. Lascio i croissant qualche minuto in più in forno impostando però la temperatura a qualche grado più basso, circa 150°. – Nuoro

Questo è quello che ho potuto apprendere dai nostri clienti che sommato alle mie indicazioni base e alla tua esperienza sono una garanzia di OTTIMA COTTURA DEI CROISSANT GELO PRONTO FORNO.

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